Diabete gestazionale (diabete in gravidanza)
Per diabete gestazionale, o diabete gravidico, si intende un aumento della glicemia (zucchero nel sangue) diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza.
L’aumento della concentrazione di zucchero nel sangue (glicemia) determina una malattia che si chiama diabete. Per diabete gestazionale, o diabete gravidico o diabete in gravidanza, si intende un aumento della glicemia che compare per la prima volta durante la gravidanza. Ciò può accadere sia perché esisteva una forma lieve o latente di diabete non diagnosticata prima della gravidanza e che diventa evidente durante la gestazione, sia perché la gravidanza stessa può determinare la comparsa del diabete. Negli USA, questa forma di diabete colpisce l’8-9% di tutte le donne gravide, ma aumenta sensibilmente dopo i 35 anni e nelle donne obese. E’ probabile che in Italia questa percentuale possa essere minore per la minor incidenza di obesità fra le donne italiane rispetto a quelle americane.
Cause del diabete gestazionale
Le cause di diabete gestazionale sono oggi acquisite. Durante la gravidanza la placenta produce numerosi ormoni. Uno di questi, l'ormone lattogeno, tende a ridurre l'efficacia dell'insulina. Come per tutte le forme di diabete, quando la produzione di insulina si riduce o essa non è capace di funzionare correttamente, compare aumento della glicemia, cioè diabete. Nel caso del diabete gestazionale l'ormone lattogeno prodotto dalla placenta blocca in parte l'azione dell'insulina materna e, per questa ragione, i livelli di zucchero nel sangue della madre tendono a salire. Attraverso il cordone ombelicale, il sangue troppo “zuccherino” della mamma passa al feto. Anche il feto, per contrastare l’aumento di zucchero nel proprio sangue, aumenta la produzione di insulina. Ciò determina un accrescimento esagerato del feto e i bambini nati da madri affette da diabete gestazionale possono superare alla nascita i 4 kg di peso (macrosomia fetale)
Quando compare il diabete gestazionale: i fattori di rischio
La produzione di ormone lattogeno da parte della placenta è ovviamente presente in tutte le donne gravide e raggiunge un suo picco massimo fra la 24ma e la 27ma settimana di gravidanza. Fortunatamente, non tutte le donne sviluppano diabete gestazionale. Si deve quindi assumere che esistano dei fattori di rischio che predispongono la gestante a sviluppare questo particolare tipo di diabete. Questi fattori sono oggi quasi tutti noti (tabella 1).
Tabella 1. Fattori di rischio per diabete gestazionale.Fattori di rischio |
Precedente gravidanza con diabete gestazionale |
Sindrome da insulino-resistenza |
Obesità |
Etnia africana o sudamericana o mediorientale |
Età superiore a 35 anni |
Storia di aborti ripetuti |
Diabete in un consanguineo stretto |
Precedente parto di un neonato con peso maggiore di 4,5 kg |
Un’età superiore a 35 anni e la presenza di obesità, soprattutto se di grado elevato e di lunga durata, sono importanti fattori che facilitano lo sviluppo di questa forma di diabete.
Diagnosi di diabete gestazionale
Poiché il diabete gestazionale non produce nella maggior parte delle donne sintomi eclatanti, come la sete intensa o l’aumento della quantità di urine escrete nell'arco della giornata (aumento della diuresi), la diagnosi di diabete gestazionale è quasi sempre mirata. Quando il ginecologo ha infatti il sospetto che vi possa essere un diabete gestazionale prescrive un esame del sangue che si chiama curva da carico. Nel caso del diabete gestazionale, questo esame consiste nell'eseguire 3 prelievi di sangue in sequenza: il primo prelievo va eseguito a digiuno; dopo questo prelievo alla donna viena fatta bere una soluzione di acqua (150 mL) contenente 75 g di glucosio. Il secondo ed il terzo prelievo sono eseguiti esattamente 1 ora dopo e 2 ore dopo che la gestante ha bevuto la soluzione di glucosio.
Si pone diagnosi di diabete gestazionale se sussiste una sola di queste 3 condizioni:
- glicemia a digiuno: maggiore o uguale a 95 mg/dL
- glicemia dopo la I ora: maggiore o uguale a 180 mg/dL
- glicemia dopo la II ora: maggiore o uguale a 153 mg/dL.
Questo test è generalmente eseguito fra la 24ma e la 27ma settimana. In tre casi il test andrebbe però anticipato alla 16ma-18ma settimana:
- presenza di diabete gestazionale ad una precedente gravidanza
- presenza di obesità
- valori di glicemia prima della gravidanza compresi fra 100 e 125 mg/dL
Complicazioni associate al diabete gestazionale
Il diabete gestazionale complica la gravidanza e pone alcuni rischi anche al nascituro (complicanze materno-fetali).
Complicanze del diabete gestazionale per la mamma
Le complicazioni per la mamma sono sostanzialmente tre: 1) maggiore probabilità di partorire con un taglio cesareo; 2) maggior probabilità di sviluppare durante la gravidanza ipertensione arteriosa (elevata pressione del sangue); 3) probabilità di sviluppare un diabete di tipo 2 dopo il parto 5-10 volte più alta rispetto a chi non ha sofferto di diabete gestazionale.
Complicanze del diabete gestazionale per il feto
Per quanto riguarda il feto i rischi sono sostanzialmente tre: 1) peso eccessivo (>4 kg) alla nascita; 2) rischio di ipoglicemia subito dopo il taglio del cordone ombelicale; 3) maggiore probabilità di sviluppare obesità e diabete di tipo 2 in età adulta. L'aumento del peso del bambino prima della nascita è dovuta al fatto che essendo elevata la concentrazione di zucchero nel sangue della mamma, lo zucchero in eccesso passa anche nel sangue del feto. Per compensare questo eccesso di zucchero, che lo fa crescere più del dovuto, il feto inizia a produrre una maggior quantità di insulina per tenere la sua glicemia (glicemia fetale) sotto controllo.
Al momento del taglio del cordone ombelicale, quando il sangue della mamma ricco di zucchero non arriva più al neonato, l'eccesso di insulina del neonato può determinare grave ipoglicemia nei minuti/ore successivi alla nascita.
Si può prevenire il diabete gestazionale?
Il diabete gestazionale può essere prevenuto solo adottando appositi accorgimenti prima di iniziare la gravidanza. A gravidanza iniziata e peggio ancora inoltrata, è impossibile qualunque tipo di prevenzione. La donna che ha un'età superiore ai 35 anni e decide di avere un bambino, per prima cosa deve accertarsi che il suo peso non sia eccessivo ed eventualmente ridurlo. L'obesità facilita infatti la comparsa di diabete gestazionale. Nel caso in cui sia stata diagnosticata una sindrome da insulino-resistenza o la glicemia prima della gravidanza sia compresa fra 100 e 125 mg/dL, oltre ad una dieta appropriata la donna deve iniziare una regolare attività fisica di tipo aerobico. L’attività aerobica non solo aiuta a dimagrire ma migliora la risposta dell’organismo all’insulina. Se vi è eccesso di peso, la dieta deve ridurre il peso eccedente. Complessivamente essa deve essere povera di zuccheri semplici e di grassi; per contro deve essere ricca di carboidrati complessi e fibre.
Come si cura il diabete gestazionale
Questo tipo di diabete può essere trattato con una dieta per il diabete gestazionale accompagnata da una regolare e moderata attività fisica durante tutta la gravidanza. L’obiettivo del trattamento è quello di raggiungere una concentrazione di zuccheri nel sangue (glicemia) a digiuno inferiore a 95 mg/dL ed un valore ad 1 ora dai pasti inferiore o uguale a 140 mg/dL. Nella maggior parte dei casi, se la dieta è ben fatta e la gestante pratica una regolare attività aerobica, come la semplice camminata a passo spedito, il nuoto o l’acquagym per almeno 1 ora 4-5 volte a settimana, il diabete può essere tenuto sotto controllo. Quando la dieta e l’attività fisica non bastano a tenere i valori di glicemia nei limiti di normalità, è necessaria la somministrazione di insulina.
La dieta per il diabete gestazionale
La dieta può essere normocalorica se il peso della paziente è normale oppure può fornire meno calorie di quante servono alla mamma ed al feto (dieta ipocalorica) se la gravida è in evidente sovrappeso. In ogni caso la dieta, sia essa ipocalorica che normocalorica, deve fornire vitamine, sali minerali e antiossidanti a mamma e feto nella giusta quantità. Dai uno sguardo alla mia dieta per il diabete gestazionale per avere un esempio pratico.
- Dati del soggetto
- Sesso: F
- Età: 41aa; 2mm; 10gg
- Altezza (cm): 162
- Peso (Kg): 53 (normopeso)
- BMR (kcal/die): 1.290
- TDEE stimato (kcal/die): ~2.150 (1.850 gestante+300 feto)
- Inizio dieta: 25ma settimana
Nutriente | Grammi | Kcal | (%) |
Protidi | 58 | 232 | 10,80 |
Glucidi | 341 | 1.333 | 62,00 |
Lipidi | 65 | 585 | 27,20 |
Totali | 464 | 2,150 | 100,00 |
La terapia con insulina
Se la dieta e l’attività fisica non bastano a tenere sotto controllo la glicemia, è necessario somministrare alla mamma insulina. Oggi esistono vari tipi di insulina e nella maggior parte dei casi sono sufficienti due sole somministrazioni al giorno. La terapia con insulina non esclude la dieta, anzi essa va elaborata da uno specialista ed integrata con la terapia insulinica prescritta dal diabetologo.