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Intolleranza al lattosio

l’intolleranza al lattosio è un disturbo dovuto al deficit dell’enzima lattasi e quindi all’incapacità dell’organismo di metabolizzare il lattosio, con conseguente produzione di gas intestinali.

L’intolleranza al lattosio, insieme all’intolleranza al glutine (celiachia) è una delle poche intolleranze alimentari per la quale esistono prove scientifiche e procedure diagnostiche certe e riconosciute a livello internazionale.

Intolleranza al lattosio: cosa è?

L’intolleranza al lattosio si manifesta con un insieme di sintomi, in particolare gonfiore addominale, eruttazioni, flatulenza e diarrea, in soggetti totalmente o parzialmente carenti di un enzima, detto lattasi. Compito di questo enzima è scindere il lattosio, uno zucchero presente nel latte e nei formaggi freschi. Se il soggetto è carente di lattasi, il lattosio non viene né assorbito né metabolizzato nell’intestino. In sintesi possiamo dire che l’intolleranza al lattosio è un disturbo dovuto alla carenza parziale o totale dell’enzima lattasi e, quindi, all’incapacità dell’organismo di metabolizzare il lattosio.

Quando compare l’intolleranza al lattosio?

In rari casi l’intolleranza al lattosio può comparire già alla nascita, in conseguenza di una mutazione genetica che non permette la produzione dell’enzima lattasi. Nella maggior parte dei casi però l’intolleranza al lattosio compare lentamente negli anni, perché con l’avanzare dell’età le concentrazioni dell’enzima lattasi nel sangue si riducono. Di conseguenza l’intolleranza al lattosio è rara prima dei 30 anni, ma diventa progressivamente più frequente dopo i 30 anni. Negli asiatici, nell’etnia ebraica e nelle popolazioni sudamericane, si riscontrano tassi di intolleranza al lattosio superiori al 60% dopo i 40 anni di età. Cosa comporta la carenza di lattasi?

Sintomi dell’intolleranza al lattosio

Quando il soggetto con intolleranza al lattosio ingerisce latte e formaggi non stagionati, il lattosio presente in questi alimenti tenderà ad accumularsi nell'intestino e, quando arriva non digerito nel colon, andrà incontro a fermentazione da parte dei batteri presenti in questo tratto di intestino. Dalla fermentazione intestinale del lattosio si generano molti gas, in particolare idrogeno, anidride carbonica e metano. È la produzione di questi gas che produce i sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio:

  • distensione addominale;
  • eruttazioni;
  • flatulenza;
  • diarrea.

Diagnosi di intolleranza al lattosio: il breath test

I sintomi di intolleranza al lattosio sono molto simili a quelli presenti nella Sindrome dell’Intestino Irritabile e ad altri disturbi funzionali dell’intestino. Se però tali sintomi compaiono solo o prevalentemente quando si ingeriscono latte o prodotti caseari freschi (ricotta, mozzarelle, gelati, etc.), vi è elevata probabilità che il soggetto sia intollerante al lattosio. Tuttavia la conferma definitiva avviene solo per mezzo del Breath Test al lattosio.

Il breath test è un esame non invasivo, della durata di circa 4 ore. Al paziente si chiede di espirare all’interno di un dispositivo dopo un digiuno di almeno 10 ore; dopo questa prima espirazione, il soggetto beve una soluzione di acqua contenete 25 grammi lattosio. Nelle 3 ore successive, al soggetto viene chiesto di soffiare ogni 30 minuti nell’apparecchiatura per misurare la quantità di Idrogeno presente nell'aria espirata. Alcuni dispositivi sono in grado di misurare sia la concentrazione di Idrogeno che di Metano nell'aria espirata. Nel caso di intolleranza al lattosio la concentrazione di Idrogeno nell'aria emessa aumenta progressivamente a partire da 30 minuti dopo che si è bevuta la soluzione contenente lattosio. Sulla base della quantità di idrogeno rilevato nell’aria espirata, il referto diagnosticherà una intolleranza al lattosio che potrà essere di grado lieve, moderata o severa.

Intolleranza al lattosio: cosa fare

Se il breath test evidenzia intolleranza al lattosio, la cura consiste nella eliminazione dalla dieta del latte e dei derivati del latte contenenti lattosio. E’ utile ricordare che la stagionatura dei formaggi elimina il lattosio, per cui il Parmigiano Reggiano, il Pecorino, l’Emmenthal ed altri formaggi a lunga stagionatura sono privi di lattosio. Vanno invece eliminati totalmente il latte ed i formaggi freschi come ricotta, mozzarella, primo sale, feta e stracchino. Vanno acnhe abolite e altre fonti indirette di lattosio, come gelati, creme pasticciere, merendine e integratori a base di proteine del latte, salvo che non rechino la scritta il prodotto non contiene lattosio.