Osteoporosi
L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una bassa concentrazione di calcio nelle ossa ed è tipica delle donne dopo la menopausa.
L’osteoporosi è una malattia metabolica dell’osso ed è caratterizzata da una bassa densità di calcio nelle ossa. La patologia è tipica delle donne dopo la menopausa. Aumenta progressivamente dopo i 50 anni e dopo i 75 anni colpisce oltre il 45% delle donne ed il 33% degli uomini in forma più o meno grave. La ridotta presenza di calcio nelle ossa le rende più fragili e inclini alle fratture.
Le ossa che vanno più facilmente incontro a frattura quando è presente osteoporosi sono: 1) il femore; 2) le vertebre lombari; 3) il polso.
Cause di osteoporosi
L’osteoporosi che si verifica nella donna dopo la menopausa è dovuta ad una riduzione degli estrogeni. Gli estrogeni proteggono dall’osteoporosi, ma dopo la scomparsa del ciclo mestruale non vengono più prodotti dall’ovaio in quantità sufficiente.
In alcune malattie l’uso di farmaci, per esempio il cortisone, può favorire o accelerare l’osteoporosi. Vi sono almeno quattro fattori che possono incidere sulla densità ossea (figura 1).
Figura 1. I fattori che incidono sulla densità ossea e sul rischio di osteoporosiChi sono i soggetti a rischio di osteoporosi?
Negli ultimi quarant’anni numerosi studi hanno individuato quelle che sono le condizioni che predispongono uomini e donne al rischio di osteoporosi. Volendo semplificare, possiamo dire che sono ad elevato rischio le seguenti categorie:
- donne con più di 70 anni;
- soggetti che non assorbono bene gli alimenti perché soffrono di malattie intestinali, per esempio il morbo di Crohn, la celiachia etc.
- soggetti che non possono esporsi al sole o che possono farlo solo usando filtri solari con alto fattore di protezione;
- soggetti che assumono farmaci per l’epilessia o per i disturbi dell’umore (es. valproato, lamotrigina, carbamazepina), o che cortisone o farmaci per la terapia dell'AIDS.
In tutte queste categorie di soggetti andrebbe eseguito una volta l’anno il dosaggio della vitamina D nel sangue. Se i valori di vitamina D risultano inferiori a 30 ng/mL è opportuno somministrare un farmaco a base di vitamina D.
La diagnosi di osteoporosi
La diagnosi di osteoporosi è molto semplice. E’ sufficiente eseguire un esame chiamato MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) che fornisce un valore della densità ossea e al contempo, sulla base di questo valore, predice anche quale è la probabilità che il soggetto vada incontro ad una fattura.
In alcuni casi, se la MOC evidenzia una bassa densità ossea, è utile conoscere anche le concentrazioni di vitamina D nel sangue.
Come si previene l’osteoporosi?
L'osteoporosi si manifesta in età avanzata con dolori scheletrici e fratture, ma comincia molti anni prima. Come si può prevenire l’osteoporosi? Vi sono tre regole fondamentali per prevenire l’osteoporosi:
- un’adeguata assunzione di calcio e di vitamina D con l’alimentazione di tutti i giorni;
- l’ esposizione al sole di ampie zone del corpo;
- una moderata e costante attività fisica, dall’infanzia alla vecchiaia.
Osteoporosi e alimentazione
L'assunzione di calcio è importante sin dall’infanzia per accumulare calcio in quantità abbondante sino all’età adulta. Nelle anoressie, nei bambini che non bevono latte e non mangiano formaggi e nei bambini affetti da celiachia vi è un elevato rischio che le ossa non accumulino calcio a sufficienza.
Osteoporosi e vitamina D
L’85-90% di tutta la vitamina D presente nel corpo umano è sintetizzata dalla cute quando essa è esposta ai raggi ultravioletti. Quindi, una prudente e costante esposizione al sole al mattino o nelle ore meno calde, è essenziale per avere scorte abbondanti di vitamina D.
Nella stagione estiva l'esposizione al sole per 10-15 minuti 2-3 volte a settimana induce un accumulo di vitamina D sufficiente per tutto l'anno..
Osteoporosi, sport e movimento
Le ossa sono tessuti del corpo umano come tutti gli altri e, per mantenersi sane hanno bisogno di essere stimolate con una regolare attività fisica, proprio come i muscoli.
Le persone anziane, che a causa di altre malattie sono costrette ad allettamenti lunghi, vanno più facilmente incontro a fratture perché le ossa non sono più stimolate dal movimento.
La dieta per curare l’osteoporosi
La dieta per la cura dell’osteoporosi deve essere ricca di calcio e vitamina D. La vitamina D è presente solo negli alimenti di origine animale (es. burro, uova, pesce azzurro, etc).
Fra i vegetali i funghi sono l’unica fonte di vitamina D e, per questa ragione, i soggetti a dieta vegana sono ad elevato rischio di osteoporosi.
Il calcio è invece presente in grandi quantità oltre che nel latte e nei formaggi anche nei legumi, nel cavolo nero, nelle mandorle e nei semi di sesamo e lino.