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Studio di Dietetica & Nutrizione Applicata

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Alito cattivo (alitosi)

L’alitosi consiste nell’emissione di alito di odore sgradevole quando parliamo o respiriamo; nella maggior parte dei casi è causata dalla fermentazione dei residui alimentari contenenti zolfo da parte dei batteri della placca dentale.
Per alitosi di intente l’emissione di aria di odore sgradevole quando parliamo o respiriamo. Si tratta di un problema comune che può interessare tutte le età, dai bambini agli anziani. Nella maggior parte dei casi, il soggetto con alitosi è inconsapevole del suo problema perché non è in grado di sentire l’odore del proprio alito. Quasi sempre prendono consapevolezza del loro disturbo dai familiari più stretti. Quando l’interessato si rende conto di emettere un odore sgradevole quando parla, l'alitosi può diventare fonte di grave disagio psicologico.

Cosa è l’alitosi (alito cattivo)

L’alitosi può essere classificata in due gruppi:
1) alitosi occasionale;
2) alitosi persistente.

Alitosi occasionale

In condizioni normali l’aria espirata è pressoché inodore, salvo alcuni momenti della giornata, per esempio dopo un pasto molto speziato (aglio, cipolla etc), dopo l’assunzione di importanti quantità di vino o dopo il risveglio mattutino. In questi casi è sufficiente eseguire una buona detersione della bocca, e nei casi più ostinati attendere qualche ora, perché le sostanze odorifere contenute nelle spezie o nell’alcol spariscano dal sangue e l’aria espirata ritorni normale.

Alitosi persistente

In altri casi l’alitosi può essere presente durante tutta la giornata e persistere per settimane o mesi fino a quando la causa non viene rimossa. Anche in questi casi la causa del cattivo odore dell’aria espirata è la presenza di sostanze dall’odore sgradevole generate in qualche parte del cavo orale Nel 85-90% dei casi di alitosi la produzione di sostanze odorifere sgradevoli avviene nella bocca. I casi di alitosi al di fuori del cavo orale sono rari. Quindi, in caso di alitosi va consultato in prima battuta un odontoiatra e, solo nel caso non venisse individuata una causa orale, si ricorre ad altro specialista. Eventualmente, il secondo specialista da consultare se l’odontoiatra non trova una causa orale, è il gastroenterologo.

Cause di alitosi

Ciò che rende l’alito sgradevole è la presenza nell’aria espirata di alcune sostanze volatili altamente odorifere. Questi composti sono noti come Composti Sulfurei Volatili e sono indicati con la sigla (VSC = Volatile Sulfur Compounds). Si tratta sostanzialmente di due molecole: l’idrogeno solforato ed il trimetilcaptano. Da dove provengono questi due gas? Essi sono il prodotto dalla degradazione degli aminoacidi contenenti zolfo presenti nei residui alimentari. La degradazione avviene ad opera di microorganismi presenti nella placca dentale. Numerosi studi hanno stabilito che questi composti solforati sono responsabili di oltre il 90% dei casi di alitosi. Inoltre, più la loro concentrazione nell’alito è elevata più l’alitosi è grave.
Fatta questa premessa sulla natura dell’alitosi le cause sono facilmente individuabili. Esse possono essere suddivise in due gruppi:
1) cause orali di alitosi (90%);
2) cause non orali (10%).

Cause orali di alitosi

Scarsa igiene orale.

Se al termine di ogni pasto non si pratica una corretta igiene orale, le particelle di cibo che si depositano tra i denti, sono rapidamente sottoposte a fermentazione da parte dei batteri presenti nel cavo orale e possono generare cattivo odore, soprattutto quando la flora batterica della bocca è ricca di quei microrganismi che producono grandi quantità di composti sulfurei volatili sopra descritti.

Presenza di carie.

La carie è una cavità prodotta su un dente sano in seguito alla trasformazione degli zuccheri presenti nel cibo in acidi da parte dei batteri della placca. Gli acidi prodotti dalla fermentazione degli zuccheri possono intaccare prima lo smalto e poi la dentina, dando luogo alla formazione della carie. I residui di cibo e placca che si depositano dentro le carie sono causa di alitosi. Si tratta di uno dei pochi casi in cui il soggetto si accorge da solo che il suo alito è cattivo perché quando “aspira” saliva dalla carie si accorge che l’odore della saliva aspirata dalla cavità è sgradevole.

Dentiere e protesi mobili.

Le protesi mobili se non correttamente pulite subito dopo i pasti possono trattenere particelle anche molto piccole di cibo. Queste fermentano e producono VSC, determinando alitosi. Va ricordato che in questi casi va tenuta pulita sia la protesi sia la gengiva su cui la protesi è alloggiata.

Malattia parodontale.

La malattia parodontale è una condizione nella quale i batteri presenti nella bocca aggrediscono i tessuti che circondano e sostengono denti. Ciò determina infiammazione di questi tessuti che, se persistente e non curata, può portare alla caduta dei denti stessi. Nella stragrande maggioranza dei pazienti con malattia parodontale in corso, è presente alitosi grave, sapore metallico e moderato sanguinamento gengivale allo spazzolino.

Cause extra-orali di alitosi

  • una alimentazione particolarmente speziata;
  • una ridotta produzione di saliva (xerostomia) come conseguenza di alcune malattie o dell’assunzione di alcuni farmaci;
  • fattori ormonali;
  • infezioni dei seni paranasali (sinusiti);
  • cirrosi epatica

Alimentazione speziata.

Un’atra causa di alitosi associata all’alimentazione consiste nel far intercorrere un lasso di tempo molto ampio fra un pasto e l’altro. Ciò determina riduzione della salivazione, quindi una bassa detersione spontanea della bocca e l’abbassamento della glicemia (concentrazione di zucchero nel sangue). L’ipoglicemia determina un viraggio del metabolismo. In questo caso l’alito presenta l’odore tipico della frutta matura.

Bocca secca (o xerostomia).

La costante produzione di saliva da parte della ghiandole salivari è fondamentale per lavaggio continuo e spontaneo della bocca. In caso di ridotta produzione di saliva, si genera secchezza della bocca (xerostomia). La ridotta o assente produzione di saliva non consente il lavaggio continuo del cavo orale (denti, gengive, lingua etc) e ciò facilita la fermentazione dei residui di cibo con produzione di gas odorosi.

Fattori ormonali.

Molte donne riferiscono che durante le mestruazioni compare alitosi, così come durante le fasi finali della gravidanza. Le cause non sono completamente note.

Sinusiti.

Le infezioni dei seni paranasali possono generare alitosi e sapore metallico nella bocca se il pus che si accumula nelle cavità paranasali tende scolare verso la bocca.

Malattie dell’apparato digerente:

la cirrosi epatica ma anche un cattivo funzionamento della bile possono produrre alito cattivo. Ulcere gastriche, malattia da reflusso gastroesofageo e più banali dispepsie possono essere causa di alitosi. In questi casi ci si deve rivolgere ad un gastroenterologo per individuare con esattezza l’origine del disturbo ed adottare provvedimenti utili.

Come si cura l’alitosi

E’ necessario distinguere se l’alitosi è occasionale o se è persistente. Se è occasionale si deve migliorare l’igiene orale in tutte quelle occasioni in cui si genera alito cattivo: evitare pasti troppo abbondanti e speziati, ridurre al minimo il consumo di alcol, etc.

Se l’alitosi è persistente il primo specialista da consultare è l’odontoiatra. Nell’85-90% dei casi la causa risiede nella bocca. Se sono presenti carie si dovrà procedere alla loro otturazione. Inoltre si deve rimuovere la placca dentale. Se presente malattia parodontale questa va curata.

Per quanto riguarda l’igiene quotidiana, questa deve prevedere oltre allo spazzolino, l’uso di un idropulsore o del filo interdentale e l’uso di un collutorio al mattino e dopo i due pasti principali. Particolare cura va posta nella pulizia del fondo della lingua, zona difficilmente raggiungibile con il normale spazzolino ma facilmente raggiungibile da apposite spatoline.

 
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